Vai allo shop 
CONTRADA DI SAN MARTINO
Il quadrato della
Contrada di san Martino
Città poliedrica, Padova possiede più centri, uno dei quali è noto come Contra’ di San Martin dove, tra diversi importanti edifici, sorge l’albergo l’Hospitium Bovis, che nel Cinquecento diventerà semplicemente il Bo e sarà sede di una Università tra le più prestigiose in Italia ed Europa.
Il Quadrato diventa il cuore delle corporazioni cittadine, tra cui le spezierie. Una di esse dalla metà del Cinquecento starà stabilmente dentro la “Fabrica delle Schole“, al Bo. Da quel momento quella Farmacia è nota come la Farmacia al Bo, embrione della futura Farmacia Pianeri e Mauro.
FATTI L’UNO PER L’ALTRO
Il Bo e l’Orto Botanico
A Padova c’è un anno speciale: il 1545.
In quell’anno infatti, pochi giorni prima di dare il via al progetto della ricostruzione del complesso del Bo, il Senato Veneziano delibera la costruzione di un Orto dei Semplici (il futuro Orto Botanico di Padova). I motivi sono due: acquistare con i sensi e l’investigazione una scienza così indispensabile; evitare che si commettano errori o frodi grazie ad uno studio più approfondito e scientifico delle piante officinali.
Là dove c’erano edifici diversi, grandi e piccoli, casupole e botteghe di ogni sorta, sorge la Gran Fabrica del Bo: la grande Università dello Stato Veneziano, con studenti d’ogni parte d’Italia e d’Europa, con docenti del prestigio di Galileo Galilei.
Là dove c’erano acque ed erbe, in un vasto spazio libero dentro le mura della città, nasce un “”Hortus Conclusus””, un Giardino dei Semplici altamente innovativo, al punto da diventare un modello ripreso in ogni parte d’Europa.
DAL MACRO AL MICRO:
La farmacia al Bo
La presenza di 5 spezierie nella contrada di San Martin è documentata dal 1300. Solo la nostra speziera, tuttavia sarà stabile nel Palazzo del Bo fin dal momento della sua trasformazione in sede unica degli studi universitari patavini a riprova, non solo della passione per la ricerca e per l’innovazione di quell’antico speziale, ma soprattutto dello stretto contatto tra quella spezieria e il mondo accademico.
Integrata strutturalmente all’attività dello Studium, la spezieria si evolverà con questo diventando nota come la Farmacia al Bo.
Tutti i titolari che nel tempo si sono avvicendati nella sua conduzione (ne conosciamo i nomi dal 1685) hanno contribuito ad innovare le antiche formule galeniche della spezieria generica, trasformandole progressivamente in formule di spezieria da farmaco e accelerando il processo di trasformazione della spezieria da farmaco in farmacia.
Quella che poi sarà l’essenza della farmacia anche oggi conosciuta come “farmacia all’Università”, “farmacia al Bo'”, cioè la nostra Pianeri e Mauro.
TRA 800 E 900,UNA SPEZIERIA DA MEDICINA
Il Novecento:
Pianeri e Mauro
Nel 1866, Padova entra a far parte del Regno d’Italia e finalmente gode di un lungo periodo di pace.
Con la diffusione della rivoluzione industriale e del progresso scientifico, anche la farmaceutica diventa protagonista della produzione di medicinali e le farmacie di Padova si devono adeguare ed aggiornare.
Anche la nostra antica Farmacia al Bo, si è evoluta e vive una fase di ulteriore sviluppo.
I suoi titolari, dottor Pianeri e dottor Mauro, la dotano di un apparato produttivo innovativo, collocato all’esterno della farmacia stessa, con annesso deposito. Grazie alla ricerca scientifica e all’imprenditorialità, la semplice “”Farmacia di Padova”” sale di rango e diventa fornitrice della Real Casa Savoia, mutando denominazione: l’insegna marmorea di Reale Farmacia Pianeri e Mauro, posta presso l’entrata di via Cesare Battisti (adiacente all’ingresso di Via 8 febbraio), è visibile ancora oggi.
La duplice titolarità, Pianeri e Mauro, durerà nella gestione per oltre un secolo, fino al 1941. E ancora oggi, pur cambiando i titolari, mantiene il nome di Farmacia Pianeri e Mauro.
DA SEMPRE UNICA FRA LE FARMACIE A PADOVA
La Famiglia Tarana
Quando Ghindo Tarana, primo farmacista della famiglia dei titolari di oggi, acquisisce questa antica farmacia a Padova racchiusa tra le mura del Bo è il 1953. L’Italia si è appena lasciata alla spalle due guerre mondiali; in mezzo una dittatura e la gravissima e lunga crisi iniziata nel 1929. La produzione di massa è in pieno sviluppo e anche nell’ambito farmaceutico, la pratica della preparazione galenica ad opera del farmacista sembra destinata a soccombere di fronte all’avanzata delle specialità industriali: numericamente maggiori, tecnicamente ineccepibili e di comprovata efficacia.
Ciononostante il dott. Tarana decide di non rinunciare alla lunga tradizione galenica che ha sempre contraddistinto la sua fra le farmacie a Padova: come il suo predecessore, mantiene il nome di Farmacia Pianeri e Mauro e imprime un forte impulso alla diffusione di proprie formulazioni che diventano note in tutta Italia, e sono un prodotto unico fra quelli offerti dalle farmacie a Padova.
La sua intuizione si rivelerà vincente.
UN SEGNO DEL DESTINO
La moderna dermocosmesi
Fortemente convinto che la Farmacia dovesse essere competente, aggiornata e innovativa per accogliere le scoperte più recenti ed adeguarle alle esigenze del paziente, il dott. Ghindo Tarana tratta i primi prodotti dermocosmetici industriali, a cominciare da Vichy, che proprio in quegli anni si proponeva come marchio pioniere fondato sullo studio della fisiologia della pelle e trovava in farmacia la sua naturale collocazione.
Deceduto a soli 46 anni, la titolarità passa nel 1974 alla moglie Magda Gobetti, laureata in Farmacia a Modena, e da lei alla figlia Emilia, laureata in Farmacia a Padova con lo stesso professore con cui si erano laureati i genitori. Una coincidenza casuale, che ci piace immaginare come il segno di un destino preordinato per continuare ed aprire al futuro la lunga storia della Farmacia Pianeri e Mauro.
